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Neuropackaging: il neuromarketing applicato al packaging dei tuoi prodotti

Cos'è il Neuropackaging? Se sei solito pensare al packaging dei tuoi prodotti solo come all’involucro esterno che li contiene, questo articolo ti farò capire che non è affatto così: il tuo packaging è molto di più. Il packaging è il primo punto di contatto tra te e il tuo consumatore. È il tuo biglietto da visita e come sceglierai di presentarti farà davvero la differenza.   Ti mostro un esempio semplice. Quante volte ti è capitato di entrare in un supermercato senza un’idea ben precisa e di fronte a una distesa di prodotti apparentemente tutti uguali tra loro, sei stato catturato proprio da “quello lì” ? Non conosci quel prodotto, non l’hai mai visto, ma magari il suo packaging ti ha istintivamente attratto. Situazioni come questa accadono tutti i giorni ad un sacco di persone.  Ecco perché è importante investire sullo studio del tuo packaging. In questo articolo imparerai quali sono le caratteristiche che il packaging dei tuoi prodotti deve avere per poter essere davvero “memorabile”.

Il legame tra Packaging e Brand

Si dice sempre di non giudicare un libro dalla copertina, ma sappiamo tutti che in realtà è proprio la copertina a giocare un ruolo fondamentale nel catturare per prima l’attenzione. Il tuo libro potrà anche essere bellissimo, ma se la copertina non è in grado di far avvicinare il potenziale lettore per sfogliarne le pagine e leggere la trama, molto difficilmente riuscirai a venderlo.  Tutto questo per ribadire un concetto chiave: il packaging è il tuo biglietto da visita. È quello che deve convincere il consumatore a prendere in mano il tuo prodotto in primis, ma che deve poi anche portare all’acquisto. E va bene la forma, ma poi conta anche la sostanza.  Il tuo packaging deve parlare di te e del tuo brand  In quelle poche righe di testo e tramite immagini selezionate dovrai riuscire a trasmettere i valori del tuo brand e i tuoi plus rispetto alla concorrenza. Se conosci bene il tuo pubblico, dovrebbe essere relativamente facile riuscire a rispecchiare le sue aspettative. I tuoi clienti sono attenti alla sostenibilità? Allora metti in luce sul tuo packaging cosa fai per l’ambiente, se possiedi certificazioni particolari o le scelte sostenibili che stai portando avanti.  Ricordati sempre di essere coerente su tutti i tuoi canali online e offline, in modo da renderti riconoscibile nella mente dei tuoi consumatori. Mantenere uno stesso “stile”  ben definito sul tuo packaging, sui tuoi volantini, sui manifesti, nella tua comunicazione sui social, contribuirà a rafforzare la presenza del tuo brand nella mente dei tuoi clienti.

Neuropackaging: le neuroscienze applicate al packaging

Il 95% delle nostre decisioni, anche quando stiamo acquistando, avvengono in modo inconsapevole. Ci bastano pochi secondi per valutare e farci un’impressione positiva o negativa sul prodotto che abbiamo davanti.  Ma come fare per riuscire a raggiungere l’inconscio dei nostri clienti e ottenere una prima impressione positiva? Il packaging, come avrai iniziato a intuire, è fondamentale in questo. E devi sapere che con questo termine si intende un insieme di più cose: non solo l’imballaggio in sé, ma anche tutto lo studio che c’è stato dietro e che comprende davvero tanti step e conoscenze. Tra le tante cose che dovrai imparare ci sono le basi di Neuropackaging. Forse avrai già sentito nominare il Neuromarketing, ovvero lo studio delle neuroscienze applicate al marketing, con lo scopo di capire che cosa influenza davvero le scelte di acquisto dei consumatori.  Il Neuropackaging è l’applicazione delle tecniche di neuromarketing all’universo del packaging. Nel Neuropackaging entrano in gioco i colori, le forme, i materiali, il copy e tutto ciò che ruota intorno alla creazione di un packaging efficace.  Attraverso studi e test di vario tipo oggi siamo in grado di determinare già da subito se un packaging avrà successo o rimarrà nell’anonimato. Li troverai approfonditi più avanti in questo articolo.  Ma partiamo dall’inizio e vediamo prima come deve essere il tuo packaging e quali sono gli step da seguire per riuscire a progettarne uno veramente accattivante.

Le caratteristiche di un Packaging efficace

Un buon packaging deve essere:
  • Efficace ed efficiente: deve essere adatto al suo contenuto e facile da trasportare. Deve valorizzare ciò che contiene a livello funzionale,  proteggerlo con cura ed essere sicuro
  • Semplice: deve essere chiaro e d’impatto, facilmente riconoscibile e in grado di fornire in poco tempo tutte le informazioni che il consumatore sta cercando.
  • Distintivo: il tuo packaging deve spiccare in mezzo a tutti gli altri sullo scaffale e distinguersi da quelli dei tuoi competitor
  • Brand oriented: la confezione del tuo prodotto deve raccontare il tuo brand e trasmettere i tuoi valori
I 3 step fondamentali per ottenere un packaging che abbia tutte queste caratteristiche sono: 
  • Step 1: analizza il mercato, il tuo target di riferimento e come vuoi posizionarti.
La prima cosa che dovrai fare, prima ancora di iniziare a lavorare al design del tuo packaging, è definire per chi sarà il tuo prodotto. Studia il mercato e soprattutto la concorrenza, perché solo così riuscirai a capire come muoverti. 
  • Step 2: crea il design del tuo packaging.
Solo dopo aver definito i punti dello step 1 potrai passare all’azione vera e propria e iniziare a progettare il tuo packaging. Questo è il momento in cui definisci colore, forma, font, copy, texture. Il design è quello che balzerà subito all’occhio al tuo consumatore e deve quindi essere curato nei minimi dettagli.
  • Step 3 : testa il tuo packaging. 
Una volta che lo avrai realizzato, prima del lancio sul mercato, è bene fare qualche test, per avere la sicurezza al 100% che il tuo packaging “funzioni”. Ora che hai visto in breve quali sono le fasi che compongono il lungo processo di creazione di un packaging, passiamo ad approfondire le regole da seguire “lato grafico”.  

Il colore, la forma, il materiale, la texture e il copy giusto per i tuoi packaging

Colore, forma, materiale, texture e copy sono gli elementi che definiscono l’aspetto esteriore del tuo packaging. Riuscire a combinarli in modo armonioso ed efficace non è semplice, ma è possibile applicando i suggerimenti che seguono.

Il colore

Il colore è una delle prime cose che riesce a catturare l’attenzione quando guardiamo un packaging. Esiste una vera e propria psicologia del colore che può venirci in aiuto e che spiega quali sono i colori più giusti da utilizzare in base al prodotto che stai lanciando.  Il colore bianco, ad esempio, è associato alla semplicità, all’eleganza, alla purezza, mentre il nero evoca sofisticatezza, forza, autorità, eleganza, lusso e soprattutto se associato all’oro e all’argento, evoca qualcosa di costoso. Il blu al contrario evoca onestà, armonia, serenità, sicurezza. Le tonalità più scure sono più attraenti per un pubblico maturo, mentre quelle più chiare e vibranti attraggono un pubblico giovane. Il rosso è il colore della passione, dell’eccitazione, della forza ma anche del pericolo. Il verde infonde sicurezza, armonia ed è utilizzato per i prodotti naturali, eco friendly, salutari. Il giallo è un colore energico che trasmette divertimento, ottimismo ed è spesso utilizzato nei prodotti per bambini e adolescenti. Il viola può essere associato sia alla spiritualità che al lusso, mentre il rosa alla calma, alla bellezza, alla femminilità. Il colore può essere un ottimo modo per differenziarsi dai competitor, ma è bene sempre prestare attenzione. Nota bene: il colore è un fattore culturale. Tienilo bene a mente quando decidi di esportare il tuo prodotto anche all’estero, perché uno sbaglio nella scelta del colore potrebbe costarti caro. Solo per farti un esempio, mentre in Italia il bianco è associato alla purezza, in oriente è il colore associato al lutto e alla morte. 

Il materiale

La scelta del materiale è di vitale importanza. Deve essere funzionale al prodotto e proteggerlo mantenendo il contenuto intatto, ma non c’è solo questo. Sempre più spesso i consumatori sono attenti alla sostenibilità e questo sta portando a una vera e propria rivoluzione nel mondo del packaging. Da una ricerca italiana è emerso che 4 consumatori su 10 prestano attenzione ai materiali del packaging preferendo quando sono prodotti in modo sostenibile e sono riciclabili. Il 46% dei consumatori nella scelta dei prodotti è influenzato dall’impatto ambientale del pack e il 48% sceglie di non acquistare più prodotti con troppi imballaggi.  (Fonte: La Repubblica) Il consumatore di oggi inoltre preferisce packaging di carta: è quanto è emerso da uno studio del Dipartimento Behavior and Brain Lab dell’Università Iulm di Milano. Il 65% delle preferenze degli intervistati è stato per i pack in carta o cartone ondulato e i pack in cartone sono stati in grado di coinvolgere emotivamente del 13% in più rispetto ai pack in plastica. (se vuoi approfondire, trovi qui lo studio completo)

La Forma e la Texture

La forma e la texture del tuo packaging contribuiscono a evocare pensieri e sensazioni nella mente del consumatore.  Da alcuni studi è emerso che packaging dalla forma originale potrebbero portare il consumatore a pensare che al suo interno ci sia un quantitativo maggiore di prodotto. Forme geometriche complesse sembrano più grandi rispetto a forme semplici di uguale altezza e grandezza. Allo stesso modo, le forme rettangolari sono percepite come più voluminose rispetto a quelle tondeggianti.  Questo “trucchetto” di ingannare la percezione del consumatore per fargli credere di acquistare un prodotto più vantaggioso viene utilizzato da molti, ma meglio non abusarne troppo.  Il tuo packaging deve essere originale senza però andare troppo “oltre”: un packaging dalla forma veramente bizzarra potrebbe respingere il tuo cliente, confondendolo o magari facendogli credere che il tuo prodotto sia difficile da maneggiare e utilizzare.  Anche la texture influisce tanto. È probabile che il tuo consumatore prenderà in mano il prodotto per esaminarlo e ciò che sentirà al tatto potrebbe scatenare sensazioni piacevoli…o spiacevoli.  Secondo alcune ricerche ad essere preferite sono le texture lisce rispetto a quelle ruvide, ma anche qui dipende molto dal prodotto che stai vendendo.

Il copy

Lo spazio disponibile sul tuo packaging è poco e riuscire a sfruttarne tutte le potenzialità potrebbe non essere così semplice. Tieni a mente due cose: il tuo copy deve essere chiaro e conciso. Chiediti quali sono le informazioni più importanti che il tuo consumatore vuole sapere e riempi il tuo packaging di conseguenza. Organizza i tuoi testi in ordine gerarchico, giocando con la grandezza del font e il colore. L’occhio del tuo cliente dovrà subito essere attratto dagli elementi che vuoi fare risaltare di più. 

Testa il tuo packaging

Una volta che avrai realizzato il tuo packaging, prestando attenzione a tutti gli accorgimenti sopracitati, è arrivato il momento di testare il tuo packaging direttamente sui tuoi consumatori finali. Solo così potrai davvero avere la certezza di aver fatto un buon lavoro e che il tuo prodotto riuscirà a spiccare tra i tanti sullo scaffale. Tre sono gli strumenti più utilizzati per il check finale:
  • L’eye tracking: tramite questo strumento viene registrato e analizzato il comportamento degli occhi del tuo consumatore, monitorando i movimenti oculari. Quali sono i punti su cui il suo sguardo si sofferma di più? Cosa riesce ad attirare la sua attenzione? Questo strumento saprà darti la risposta. Alla base di questa tecnica c’è l’ipotesi mente-occhio, secondo la quale ciò che stiamo osservando rispecchia ciò che stiamo pensando o ciò che ci interessa. 
  • L’EEG o Elettroencefalogramma: su ogni partecipante al test vengono posizionati sul capo alcuni elettrodi in grado registrare l’attività elettrica cerebrale, segnalando se la persona è stata coinvolta in modo positivo o negativo e se qualche elemento nel tuo packaging è piaciuto particolarmente oppure non è stato notato.  
  • Il GSR o Galvanic Skin Responce: questo test registra e analizza la risposta galvanica della pelle, riuscendo a registrare in un qualche modo le emozioni che vengono provate dalla persona alla vista del pack. La risposta galvanica della pelle scaturisce dall’azione delle ghiandole sudoripare e non è uno stimolo cosciente dell’individuo. Una maggiore produzione di sudore corrisponde a un aumento della capacità della pelle di condurre corrente elettrica ed è sintomo di un’intensità emotiva del soggetto. 

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La scelta del packaging per il tuo prodotto non deve quindi essere lasciata al caso. Come avrai capito leggendo questo articolo, sono tanti i fattori che entrano in gioco e altrettanti sono gli step da seguire per realizzare un packaging di successo.  Noi di Sfumature Agency di Sassuolo possiamo seguirti in ogni step, dalla progettazione alla realizzazione grafica del tuo packaging. Ci occupiamo di studiare la tua strategia di brand nei minimi particolari, per garantirti un successo assicurato per il tuo business.

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