Come parlare in pubblico senza paura
Stage Fright: si tratta della forma di terrore che si prova quando si è di fronte a un grande pubblico dietro un microfono. Da studi fatti è emerso che la paura di parlare in pubblico spesso si trova prima della paura di morire.
Come aprire un discorso in pubblico
Studi effettuati sui contenuti dei discorsi in pubblico hanno dimostrate che ci sono 2 momenti di picco di attenzione del pubblico che ascolta:
- apertura del discorso
- chiusura del discorso
La maggior parte di noi avrà sentito un’infinità di discorsi in pubblico iniziare con “ Buongiorno a tutti, sono molto felice di intrattenere questa discussione di fronte a voi…”, ma questo è un modo sbagliato per iniziare una conversazione perchè perdiamo immediatamente l’attenzione del nostro pubblico. Questo innesca un meccanismo di feedback negativo. Quando si apre un discorso si deve aprire alla grande quasi come un “pugno dritto nello stomaco”, per tenere alta l’attenzione del pubblico.
Ci possono essere diversi metodi:
- La statistica che sorprende: dobbiamo iniziare il discorso con dei numeri, una statistica che lascia tutti a bocca aperta e che mantiene alta l’attenzione. L’importante per un public speaker è quello di fare una presentazione chiara e con pochi contenuti, perché sarà molto più semplice per chi ascolta ricordare le informazioni.
- Raccontare una storia personale vera che sia collegata al tema del discorso, perché crea empatia con il pubblico e manteniamo alta l’attenzione.
- Domanda retorica: non dev’essere una domanda con risposta dicotomica (si o no) perchè il pubblico si dividerebbe in due, molto meglio fare una domanda aperta.
- Domanda diretta: viene utilizzata quando si deve aprire una discussione in una piccola riunione perchè mette sempre un pò di suggestione. Quindi le domande dirette sono da utilizzare se si conoscono bene le persone con cui si sta parlando o a un gruppo ristretto.
- Immagina se…: un invito ad immaginare una storia. Quando chiediamo al pubblico di immaginare qualcosa stiamo attivando il loro cervello e coinvolgendo nel tema del nostro discorso perché lo sforzo di immaginazione porta ad attivare il cervello .
Conosco il tuo pubblico
E’ fondamentale conoscere il proprio pubblico. Molto spesso si vede la stessa presentazione proposta più volte a pubblico completamente differente, questo è sbagliato perchè si deve cambia il registro della presentazione, la sottolineatura di determinati argomenti e l’efficacia di quello che stiamo comunicando.
Si deve modulare la performance teorizzando il nostro comportamento in base all’audience e cosa possiamo modificare:
- Il messaggio finale.
- Il modo in cui esponiamo l’argomento.
- Spostare il focus da noi al pubblico, quindi creare la performance in base alle esigenze e a ciò che piace al pubblico.
Frase chiave
Inserire nelle presentazioni una frase d’effetto che si ripete più volte, ma che si incastri bene e non deve sembrare ridondante e fastidiosa. Questa frase deve racchiudere in poche parole, massimo 5, il concetto chiave che si vuole trasferire con la presentazione (una presentazione non può trasferire più di 1 o 2 messaggi chiave).
A chi ispirarsi per fare dei grandi discorsi in pubblico
Se si vuole imparare a fare public speaking di alto livello si devono guardare i comici e sono quelli che vengono definiti gli Stand-up Comedians: hanno un compito difficilissimo perché devono improvvisare, far ridere e mantenere un ritmo del discorso, intrattenendo l’audience. Quando creiamo il discorso di una presentazione dobbiamo pensare che si debba intrattenere il pubblico creando interesse e tensione emotiva nel pubblico.
Consigli:
- Ritmo: il ritmo del discorso è fondamentale, significa poter fare una transizione da un argomento ad un altro senza far calare la tensione di chi ci ascolta.
- Memoria: dobbiamo ricordare a memoria il discorso che dobbiamo fare senza leggere ( documenti, slide…) perchè la sensazione che traspare è quella di perdita di tempo.
- Self-deprecation: il pubblico detesta l’ego eccessivo e crea un muro tra noi e il pubblico.
- Transizione morbida: passare da un argomento a un altro senza che il pubblico se ne accorga per mantenere sempre alta l’attenzione. Si devono legare i topic in modo naturale e senza forzature.
Quando si sbaglia in un discorso non ci si deve fermare e correggere il piccolo concetto sbagliato perchè la maggior parte del pubblico non se ne accorge.
- Word Economy: per tenere alta l’attenzione di un pubblico non servono molte parole, ma si devono usare poche parole per definire un concetto.
- The Callback: richiamare più volte il messaggio in modo naturale perché rimangono molto di più nella memoria del pubblico.
L’impatto emotivo
La domanda fondamentale da farsi è: che impatto emotivo avrà la nostra presentazione sul pubblico.
L’impatto emozionale del nostro discorso sarà la chiave che farà ricordare la nostra presentazione, qualsiasi presentazione nascondono degli inside emotivi.
Che cos’è importante:
- Mostra passione e convivenza: essere convinti di quello che si sta dicendo.
- Come si crea un impatto emotivo: non ci si deve allontanare molto da emozioni basilari: gioia e tristezza, perchè queste sono le emozioni universali che tutti provano più o meno nello stesso modo.
- Racconta una storia: costruire una storia attorno al messaggio che vogliamo trasmettere perché rendiamo memorabile il messaggio.
- Usa gli aneddoti personali: una storia personale cattura meglio l’audience. Per essere dei bravi public speaker si devono mettere a nudo sia i punti di forza che di debolezza.
- Iperboli ed estremi: Mettere potenza e passione negli esempi, esagerare!
- Amplificare l’energia: l’energia deve sempre essere enorme, se credi che sia troppa, non è ancora abbastanza.
- Il livello di energia: l’energia deve essere modulata sull’intensità e grandezza del pubblico.
- No humor: l’umorismo è un’arma a doppio taglio, non si deve usare per forza. Se si è delle persone che hanno la battuta pronta allora si può usare humor invece se si è persone che non hanno la battuta pronta non si deve usare.
Come comportarsi fisicamente durante una presentazione
La raccomandazione è quella di interagire a livello personale: interagire e gesticolare come se si stesse parlando con una persona come se fosse un nostro amico. La gestualità deve essere il più possibile fluida e non costruita.
Cosa fare:
- Avvicinati: Ci si deve comportare in modo naturale perchè altrimenti il pubblico se ne accorge, si dev’essere fluidi e muoversi in modo naturale. Per migliorare tutto questo se è possibile non si deve stare sul palco, ma spostarsi e avvicinarsi al pubblico per creare connessione.
- Usa la voce con autorevolezza: parlare chiare e a voce alta.
- Controlla i Tics e il nervosismo: fare attenzione a tutti i nostri tics che rivelano nervosismo perché viene subito assorbito dal pubblico.
- Parla lentamente: è un segreto per far andare a bersaglio il nostro messaggio. Si deve parlare al 50% della velocità che noi crediamo sia giusta.
- Mantieni sempre la calma: non urlare e non correre.
- Stabilisci un contatto visivo: dividere il pubblico in 3 parti e guarda ognuno di loro, in modo alternato. Guardare le persone finché non sbattono le ciglia e passare a guardare un’altra persona.
Pre-performance rituals
Un approccio metodico all’avvicinamento della performance.
Rituali che aiutano a tenere sotto controllo l’ansia:
- Alimentazione: quasi tutti sottovalutano l’alimentazione da tenere prima di intrattenere una public speaking. Il consiglio è quello di non sovraccaricare, mangiando cibi troppo pesanti.
- Attività fisica: non vuol dire andare in palestra ma magari fare due passi prima della performance perché l’attività fisica aiuta il rilascio di endorfine: ormoni rilassanti dando una sensazione di appagamento e rilassamento.
- L’importanza dei rituali: creare dei rituali da compiere in modo metodico prima di ogni performance.
- Interazioni sociali: prima di dover intrattenere una performance c’è chi preferisce interagire con il pubblico e chi invece evita troppi contatti prima di un discorso importante.
- Fare una rehearsal: fare una prova generale 2 giorni prima della performance ufficiale per capire se siamo pronti.
Chiudi alla grande
Dobbiamo cercare di chiudere il discorso e lasciare un ricordo di quello che abbiamo trattato alle persone. L’80 % delle persone solitamente ricorderà solo la chiusura della presentazione.
Come fare:
- Frase d’effetto: l’ideale è mettere questa frase nella chiusura del discorso.
- La teoria dello specchio: fare ciò che si è fatto nell’apertura del discorso: se si è iniziato con una storia chiudere con una storia, se si è raccontata una statistica scioccante chiudere con quella… Una struttura circolare sono ricordate meglio dalle persone che ci ascoltano.
- Invoca le conseguenze: cosa succederà a chi ascolta e non terrà a mente il messaggio.
- Call to action: importante che la chiusura del discorso imponga un’azione, perché un messaggio pratico viene ricordato più facilmente.
Come gestire le Q&A
Dopo il discorso trattenuto ci sarà sempre la sessione delle Q&A. E’ una fase complicata da gestire, vediamo come fare:
- Prepararsi anticipatamente delle domande che il pubblico potrebbe fare.
- Ripeti la domanda per chiarire: serve per prendere alcuni secondi per elaborare la risposta.
- Non c’è bisogno di rispondere a tutto: molto spesso le domande sono molto articolate e se è così si risponde solo alla parte che si sa bene e subito dopo chiamare un’altra domanda. Ribaltare la partita: se l’audience non fa domande, possiamo noi fare delle domande all’audience per sciogliere un pò la situazione.
Registrati e riguardati
Importantissimo è quello di farsi registrare e successivamente guardarsi e ascoltarsi per capire dove abbiamo sbagliato o se abbiamo sbagliato qualcosa.
Fare un’analisi a freddo della nostra presentazione, guardare il linguaggio del corpo sia nostro che quello del pubblico. Misurare quante parole si dicono in 1 minuto per ridurre la velocità.
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